Anime è un neologismo giapponese introdotto ali inizi degli anni Sessanta per indicare i cartoni animati di origine nipponica, inizialmente venivano chiamati Senga Elga (linee disegnate) ma il genere fu ribattezzato con la prima serie animata di mediometraggio intitolata Astroboy.

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La parola anime è l’abbreviazione di animeshon,cioè la storpiatura giapponese della parola inglese Animation (Animazione) e specificatamente vengono chiamati così i disegni animati animati giapponesi, sia quelli televisivi che quelli realizzati per il mercato cinematografico e commerciale. Gli Anime arrivarono numerosissimi nelle televisioni Italiane attraverso nel 1976, fra i primi Heidi e Goldrake sulle reti Rai e Mediaset (spesso all’interno dello storico programma Bim Bum Bam) successivamente (dopo un periodo di declino per quanto riguarda le messe in onda)ci fu una seconda invasione sui canali nazionali e commerciali nei primi anni novanta.

Cartoni animati è il termine italiano per definire l’Arte dei disegni in movimento composto da due vocaboli: Cartoni che deriva dall’americano Cartoons (Vignette) e Animati dal francese Animès (animazioni). La parola italiana corretta inizialmente sarebbe stata Vignette in movimento ma non è da dimenticare che in Italia, l’animazione, all’inizio del XX secolo era tutta d’importazione.

braccio di ferro

Da una parte arrivavano le opere di Blackton, industrializzate dagli americani, mentre dall’altra parte arrivavano le innovazioni sempre più evolute dei francesi, con le loro tecniche. E’ pertanto probabile che venne quindi deciso di coniare il termine Cartoni Animati per omaggiare i due paesi più all’avanguardia in quel periodo.

Cartoons è il nome anglofono per identificare i cartoni animati. Letteralmente tradotto in italiano significa vignette e l’origine della parola ha radici ben piantate nel tempo in quanto il vocabolo risale alla nascita del fumetto cartaceo, ovvero nel 1800, periodo in cui i primi cartoonist (vignettisti) fecero la loro apparizione nei quotidiani grazie alle Comics Strips (strisce umoristiche).


L’avvento del vignettista fu apprezzato soprattutto dalla bassa borghesia, il livello di alfabetizzazione era allora molto scarso e quindi, leggere le vignette era l’unico modo per comprendere la notizia, quasi sempre sarcastica, che il più delle volte prendeva in giro gli uomini politici. Fu così, che negli Stati Uniti, dopo lo sbarco degli immigrati sempre più numerosi, ci fu un vero e proprio boom dei fumetti. Il primo vero e proprio fumetto, come lo intendiamo ai giorni nostri, viene attribuito a Richard Felton Outcault, quando, nel 1896, realizzò ‘’The Yellow Kid’’ nel supplemento domenicale del ‘’New York World’’(di proprietà del magnate Joseph Pulitzer). Seguendo la moda del periodo, i primi protagonisti dei cartoni animati americani furono i leggendari eroi creati dai vignettisti, e per tale motivo, in loro onore è associato il vocabolo Cartoons.

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Dessins Animés è il primo termine coniato dai francesi per identificare le immagini (disegni) e il movimento che furono resi fluidi dalla tecnica rivoluzionaria di Emile Cohi nell’ormai lontanissimo 1908. Attualmente è ancora in uso per identificare i Cartoni Animati.


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