Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale.

 

 

Il nome di questo esemplare era Sudan. Nato nel 1973, fu catturato dai bracconieri della famiglia Chipperfield, dediti all’industria del circo con animali. Per molti anni, è stato usato in diversi zoo europei ma agli inizi del duemila grazie a un progetto di conservazione della specie, fu riportato in Africa.

L’obiettivo era quella di far riprodurre Sudan con l’ultima femmina allora ancora in vita. E, in effetti, questo famoso rinoceronte riuscì a diventare padre di due esemplari, Nabire e Najin. Nabire, morì tre anni fa, provocando lo sgomento del mondo animalista.

 

Quindi, rimanevano 3 rinoceronti bianchi settentrionali: Sudan, Najin e sua nipote Fatu. Tenete presente che nel 1960 c’erano oltre duemila esemplari di questa sottospecie. Nel 1984 tale numero si ridusse a 15, e nel 2018, ne restavano tre e, oggi, appena due femmine.

Nonostante la protezione per 24 ore al giorno, l’uso di pattuglie militari, recinti, torri di avvistamento, cani da lavoro e persino droni, fu purtroppo l’età e una malattia incurabile a stroncare Sudan l’ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale. In realtà Sudan non era l’ultimo rinoceronte bianco, dal momento che ci sono più di 20.000 esemplari di questa specie. In realtà si trattava dell’ultimo maschio del rinoceronte bianco settentrionale, una sottospecie che ha sofferto per il bracconaggio molto di più rispetto al suo parente meridionale.

Gli studi dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) confermano che questa varietà di rinoceronte bianco è già da considerarsi estinta allo stato selvatico. In natura rimangono solo due femmine, Najin e Fatu. Sembra però che questa sottospecie settentrionale debba essere considerata una specie a parte e ciò rende ancora più drammatica la conferma della sua estinzione.

Esiste un piano per tentare di salvare in extremis il rinoceronte bianco settentrionale. Esistono delle provette con il liquido seminale di Sudan e si pensa a una possibile inseminazione artificiale. Purtroppo però, occorrerà ricorrere alle femmine della varietà meridionale. Infatti, Najin e Fatu sono troppo anziane per poter sopportare le conseguenze di una gravidanza. Le diverse specie di rinoceronti che popolano il globo sono tutte in pericolo di estinzione, principalmente a causa del traffico di corno di rinoceronte, che viene utilizzato nella medicina tradizionale cinese.

Il corno di rinoceronte è fatto di cheratina, una sostanza che forma varie strutture di esseri viventi come unghie o capelli, quindi non ha proprietà curative, e averlo sarebbe equivalente a usare peli o artigli, come le streghe del Medioevo…È per questo che fa più male questa assurdità, in cui si pagano vere fortune in cambio di un corno di rinoceronte. A cavallo tra gli anni ’70 e ’80, i bracconieri cacciavano oltre cinquecento esemplari all’anno, provocando una vera e propria strage di rinoceronti. Solo negli ultimi è nata una nuova coscienza mondiale che lotta e grida in difesa delle specie in via di estinzione. Sudan è già morto, le sue due compagne sono anziane e incapaci di potersi riprodurre. L’uomo ha scritto un’altra pagina crudele e assurda della sua storia. 

Alcuni esemplari di rinoceronte